Il Salto Ostacoli è una disciplina olimpica ed la specialità principe dell’equitazione. Nel nostro paese è la più diffusa e praticata e quella che vanta le maggiori tradizioni. I concorrenti debbono affrontare, all’interno di un campo di gara circoscritto (in erba o in sabbia, all’aperto o “indoor”) un percorso composto da ostacoli mobili costruiti in legno e composti da vari elementi come barriere, tavole, cancelli, siepi, fossi o muri. Gli ostacoli possono essere di vario tipo, definiti dritti se con uno sviluppo solo in verticale, larghi o triplici se presentano anche una profondità, e devono essere superati senza essere abbattuti ne rifiutati. Il livello di difficoltà delle gare dipende dall’entità degli ostacoli, dalle caratteristiche tecniche del tracciato, dal tempo massimo e dalla formula di gara scelta per la categoria disputata (a barrage, a tempo, a due manches, di potenza, derby etc.). Ogni abbattimento (errore) da parte del concorrente viene penalizzato, così come l’eventuale rifiuto di fronte a un ostacolo o la caduta di cavallo e/o cavaliere. Si può incorrere in penalità e anche nell’eliminazione in molte altre circostanze come per esempio per il superamento del tempo massimo o limite. Il cavallo da salto ostacoli deve essere potente e maneggevole, oltre che preciso, veloce e completamente rispondente alle azioni del cavaliere.